La vista degli Uccelli

La scienza che studia cosa vedono gli Uccelli è ancora relativamente recente, parallelamente la ricerca è in continua evoluzione. Tuttavia, è noto che l’evoluzione ha fornito agli Uccelli non solo le ali ma anche un sistema visivo altamente performante e sviluppato.

Alcune delle caratteristiche principali della vista degli Uccelli :

  • sono in grado di muovere ogni occhio in modo indipendente e avere una visione panoramica di circa 300 gradi anche senza girare la testa;
  • oltre alla percezione della luce retinica dell’occhio, gli Uccelli possono percepire la luce anche attraverso alcune ghiandola ormonali;
  • gli Uccelli sono in grado di vedere una gamma più ampia di spettro di luce visibile (indicativamente tra 350/750 nm) rispetto all’uomo. Questo ampio range gli consente di percepire parte della luce ultravioletta, in particolar modo gli UVA, fondamentali per riconoscere il loro ambiente e durante la stagione degli accoppiamenti;
  • la presenza di un cono retinico più complesso, gli permette una sequenze visiva più fluida con molte più immagini al secondo.

Gli Uccelli possono quindi percepire lo sfarfallio delle fonti di luce artificiale che funzionano a basse frequenze (50/60 Hz). Questo provoca degli effetti negativi sul loro comportamento come : iperattività, plumofagia (cosiddetta pica delle piume) e cannibalismo.

Le sorgenti luminose che sfarfallano comprendono : le lampade fluorescenti (ad esempio : tubi neon) e quelle a risparmio energetico, comunque tutte utilizzabili se equipaggiate di reattore (ballast) elettronico.

È molto importante tenere presente che questo sfarfallio non è visibile all’occhio umano.

Oggi negli allevamenti si sta sempre più rapidamente diffondendo l’uso di sorgenti luminose a LED.

Questo anche perché la commercializzazione delle comuni lampade ad incandescenza è stata volutamente ridotta dagli stati Europei, sino alla loro definitiva cessazione a tutto vantaggio di quelle a maggiore efficienza energetica.

Indipendentemente dalla sorgente luminosa scelta, ci sono alcuni fattori fondamentali che devono essere considerati quando si realizza un impianto di illuminazione per il locale allevamento :

  • la frequenza della luce emessa dovrebbe essere 150 Hz per evitare i problemi causati dallo sfarfallio;
  • meglio utilizzare un tipo di illuminazione che sia specificatamente prodotta per gli avicoli;
  • a seconda della sorgente luminosa e della presenza o meno di superfici vetrate, l’intensità della luce potrebbe essere percepita dai nostri animali in modo più elevato rispetto all’occhio umano, per cui meglio utilizzare un luximetro per una corretta misurazione;
  • gradiente termico, è la misura principale per valutare lo spettro luminoso delle fonti di luce, per gli allevamenti di piccola Avifauna bisognerebbe prendere in considerazione una fonte di luce artificiale dal colore bianco naturale, compreso tra i 4500-6000 Kelvin.
  • nei locali allevamento si dovrebbero sempre evitare un illuminazione dirette o ravvicinata sugli animali. Motivo per cui, meglio avere più punti luce, che pochi, per rendere più omogenea la luce diffusa.
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