Nei canarini la regolazione della temperatura corporea avviene in maniera diversa rispetto ai mammiferi, non ha caso anche la loro temperatura basale è più alta, circa 40 gradi.
Tuttavia, questo non esclude che anche i pennuti possano essere vittime di colpi di calore; ed in generale quando si tratta di animali domestici che, non hanno autonomamente la possibilità di cercarsi un luogo più fresco.
Il caldo cocente può essere un rischio sia per gli esseri umani che per gli animali. Motivo per cui, durante la stagione calda e meglio che i nostri amici canarini non restino esposti a lungo al sole diretto o comunque in locali d’allevamento dove la temperatura ambiente supera frequentemente i 30 gradi. In quest’ultimo caso l’allevatore dovrà attrezzarsi con sistemi di ventilazione meccanica adeguati per migliorare lo scambio termico dentro il proprio aviario.
È interessante sapere che gli uccelli non possiedono ghiandole sudoripare; quindi, per espellere il caldo in eccesso tendono a respirare a becco aperto, accelerando la frequenza della loro respirazione (dispnea) e mantenendo le piume vicinissime al corpo.
Viceversa, durante la stagione fredda/umida tendono a discostare il loro piumaggio per permettere all’aria di insinuarsi tra le loro piume, che fungendo da cuscinetto gli permetterà un migliore isolamento termico.
Va inoltre ricordato che il canarino è originario delle isole Canarie, dove tutto l’anno le temperature sono miti, con valori generalmente compresi tra i 16 e i 26 gradi.
Infatti, proprio per via delle sue origini ancestrali non è consigliabile tenerli in ambienti particolarmente freddi o frequentemente umidi, anche se da loro ben sopportati conseguentemente all’addomesticamento.
La temperatura invernale ideale per loro, dovrebbe sporadicamente scendere sotto i 12 gradi e superare il 70% di umidità relativa, anche se, animali in salute e ben alimentati riescono a sopportano condizioni climatiche più avverse. Nel caso di situazioni climatiche molto fredde è di fondamentale importanza tenerli al riparo dalle correnti d’aria (fredde/umide) e con un’alimentazione adeguata al periodo e bilanciata nell’apporto dei grassi.