I semi bolliti

I semi bolliti sono ovviamente meno nutrienti rispetto a quelli germinati o ammollati, in quanto parte dei nutrienti va persa con la loro breve cottura. Tuttavia la loro preparazione torna utile all’allevatore, inoltre è decisamente più sicura per chi non ha molto tempo a disposizione, specialmente al mattino durante la stagione riproduttiva.
 
Per la loro preparazione ci organizziamo così :

il giorno precedente prendiamo una quantità di misto semi, in ragione al numero di coppie alla quale andrà somministrato il pastone giornaliero. Procedete con la consueta pulizia sotto acqua corrente con l’ausilio di un colino e successivamente lasciate in ammollo tutta la notte.

Al mattino, fate bollire i semi per 3 minuti, ad ebollizione avvenuta risciacquate sotto abbondante acqua fredda (shock termico) e con l’ausilio del colino lasciate gocciolare per almeno 15 minuti, una volta ben asciutti saranno pronti da unire al vostro pastoncino secco giornaliero.

I pro di questo metodo : i semi saranno più morbidi, digeribili e puliti. Si possono conservare per un massimo di 48 ore in congelatore, prelevando in questo arco temporale la quantità necessaria per le somministrazioni intermedie. A temperatura ambiente si scongeleranno in 15 minuti circa.

Ed i contro di questo metodo : la cottura dei semi li priva di alcuni nutrienti, in primis vitamine e sali minerali termosensibili.

Diffidate da chi dice che pochi minuti di cottura vi mette al sicuro in termini di carica batterica e altro. La sicurezza al 100%, non la potrete avere neppure con questo metodo. Infatti alcune spore, lieviti, muffe o batteri presenti nei semi non si eliminano comunque con una breve cottura o con lo shock termico, poichè resistenti ad un range di temperature e tempi più ampio, al massimo ne viene ridotta la loro presenza.

/ 5
Grazie per aver votato!