Impianto automatico di distribuzione dell’acqua.

Realizzazione e manutenzione.

Supporto beverini automatici ad innesto rapido.

Uno degli impegni principali nella gestione di un allevamento di Canarini è il ricambio quotidiano dell’acqua da bere.

E’ ormai noto a tutti ed i test pubblicati su alcune riviste o libri di settore lo dimostrano, che l’acqua nel classico beverino aumenta la sua carica batterica in maniera esponenziale già dopo le prime 24 ore.

Tratto dal libro “ Gestione sanitaria e management in canaricultura ” del Dott. G. Todisco.

Ecco perché, molti allevatori nel tempo hanno preferito orientarsi verso sistemi automatizzati di distribuzione dell’acqua, che garantiscono non solo una buona autonomia ma anche una migliore qualità della stessa.

Per la realizzazione di un buon impianto automatico vi servono :

  • serbatoio in polietilene (PE), polivinilcloruro (PVC) o acciao (304), delle dimensioni tali da garantirvi almeno 3/5 giorni di autonomia nella stagione calda;
  • tubo nero in PE o PVC per impianti idrici/irrigazione, di due diametri. Il tubo più grande (cosiddetto portante) vi servira per il collegamento dal serbatoio al punto di attacco più vicino alle batterie e l’altro più piccolo per la distribuzione sulle singole gabbie;
  • raccordi in PE/PVC di vari diametri e rubinetti di chiusura a sfera per impianti da irrigazione;
  • beverini automatici (o spillo) di metallo, che consigliamo, essendo rifiniti meglio e poiché restano poco sporgenti all’interno della gabbia (elemento fondamentale per mantenerne l’igiene), in alternativa esistono anche quelli in plastica. Ovviamente scelti delle dimensioni adeguate alla specie allevata, con movimento di apertura laterale/verticale e percussione (mai solo percussione).

Step 1 – Con l’ausilio di supporti adeguati, posizionate il serbatoio dell’acqua nella parte più alta del vostro locale allevamento, ad una distanza dal tetto tale da permettervi una periodica ispezione. Lo stesso dovrà essere preferibilmente di forma trapezoidale, di colore scuro, tale da non permettere il passaggio della luce e munito di coperchio.

Se decidete di collegare il riempimento del serbatoio all’acqua diretta, ricordatevi di usare un galleggiante con il corpo in metallo per un minor rischio di rottura, creare una tubazione di sovra-pieno ed una di svuotamento sul fondo per una pulizia periodica dei depositi rimasti sul fondo a seguito della decantazione. In alternativa, il collegamento diretto dell’impianto può essere effettuato per mezzo di un riduttore di pressione (campo di regolazione 0/1 bar), opportunamente corredato di un manometro (scala 0/1 bar), la pressione di esercizio andrà regolata sui 0,2 bar max.

E’ quasi d’obbligo l’istallazione a monte di un sistema di microfiltrazione dell’acqua (per rimuovere buona parte dell’inquinamento organico/inorganico), mentre vi consigliamo l’utilizzo di una lampada UVC per abbatterne la carica microbica.

La dove non abbiate a monte un sistema di microfiltazione, ricordatevi di collegare la linea portante lateralmente al serbatoio a qualche centimetro dal fondo, per non invitare i depositi della decantazione ad uscire verso l’impianto. Ovviamente, realizzate anche un livello dell’acqua esterno, cosi da poter avere tutto sempre sotto controllo.

Step 2 – Posizionate il tubo portante (16/12 mm) a parete, fissandolo con delle clip per impianti elettrici, che vi permetteranno in seguito un rapido smontaggio della linea per le varie necessità. Assicuratevi una pendenza minima di 1 cm per metro lineare, tenendo come riferimento di partenza l’uscita dal serbatoio e cercando di utilizzare meno raccordi e/o derivazioni possibili per ridurre al minimo le perdite di carico date dalla scabrosità dei materiali.

Step 3 – Terminate la linea portante con dei rubinetti di chiusura e dei riduttori di diametro, posizionate la linea secondaria sulle batterie di gabbie con il tubo dal diametro minore (6/4 mm), con l’ausilio di supporti o fascette di plastica senza interruzione di continuità passate da un piano all’altro e per mezzo dei vari raccordi eseguite le varie diramazioni che vi servono per l’istallazione su ogni singola gabbia di almeno un beverino automatico, terminate la linea con un rubinetto per eventuali spurghi e/o manutenzioni.

Attenzione, per il buon funzionamento della fila di beverini più in alto, questa dovrà trovarsi almeno 5 cm sotto la quota del tubo portante.

Domande e risposte

Questo sistema può avere delle perdite o bloccarsi? Ci sono tante false notizie in giro, il più delle volte chi le diffonde non ha mai utilizzato questi sistemi di abbeveraggio, oppure ne ha solo una breve esperienza (da non confondersi con conoscenza).

In verità possono esservi delle piccole perdite, spesso riconducibili : ad acqua calcarea, assenza di pre-filtrazione, portata/pressione non idonea, tubazioni e/o riduttore di pressione non idoneo, sporco e ossidazioni dei beverini, scarsa manutenzione e deterioramento delle guarnizioni di tenuta (o-ring). Poi ci sono altri rari casi in cui gli animali imparano a lavarsi nei beverini oppure vi incastrano gusci di granaglie.

Il bloccaggio di un beverino senza irrogazione di acqua è utopia, mai accadutoci in oltre 15 anni di utilizzo.

In quanto tempo gli animali si abituano a bere con questo sistema? Mediamente impiegano 15 giorni, ove dovrete affiancare i beverini precedentemente in uso con quelli a spillo.

Invece, nel caso inverso, abbiamo riscontro che nel 98% dei casi gli animali si riabituano al beverino classico senza nessuna difficoltà.

Perché l’impianto deve essere realizzato con materiali di colore scuro che non faccia passare la luce? La luce solare/artificiale favorisce lo sviluppo vegetativo e del Biofilm all’interno dell’impianto. Che può ridurre il diametro delle tubature, creare nel tempo ostruzioni e trasmettere i patogeni presenti nell’acqua. Motivo per la quale si consiglia la sostituzione dell’intera tubazione una volta l’anno.

Quali altri vantaggi vi sono? L’istallazione dell’impianto vi permettere di assentarvi maggiormente, ridurrà notevolmente il consumo di acqua ed i tempi di gestione. Inoltre l’acqua fornita sarà di qualità superiore, essendo : meno stagnante, non inquinabile dagli animali, dalla luce e dall’aria.

È possibile veicolare trattamenti curativi o preventivi di massa tramite l’impianto?

No, non è consigliabile in alcun modo.

Come si effettua la pulizia straordinaria dell’impianto? Ogni 3 mesi, i beverini vanno smontati ed immersi in una soluzione detergente per almeno 30 minuti, al fine di rimuovere sporco, ossidazione e calcare. Successivamente immersi in una soluzione con acqua ossigenata 3% – 10 volumi, in soluzione al 2%/lt. per almeno 30 minuti.

Il lavaggio dell’intera rete idrica, può essere eseguito mensilmente, utilizzando acqua ossigenata 3% – 10 volumi, in soluzione al 2%/lt, facendola circolare nell’impianto e lasciando agire per qualche ora, dopodiché eseguite il vuoto dell’impianto e nuovamente il riempimento.

Quanta acqua consuma ogni giorno un canarino? I test da noi effettuati hanno dato valori compresi tra 5 e 20 ml/giorno. Il consumo d’acqua varia in base alla taglia degli animali, la temperatura ed all’umidità relativa nell’ambiente in cui vivono.

Quali differenze, tra un impianto a derivazione ed uno a collettori?

L’impianto in derivazione è costituito da una tubazione principale che viene poi deviata su  ogni singola gabbia. Ogni collegamento avviene mediante l’utilizzo di raccordi a “T”. Questo tipo di impianto da noi preferito ha il vantaggio di ridurre i punti di stagnazione dell’acqua, andando però a discapito di una minore portata e pressione. Ideale per batterie di piccole/medie dimensioni.

L’impianto tipo a collettore orizzontale prevede l’installazione di una portante sul piano più in alto di gabbie, da dove poi sono collegate in modo indipendente tutte le linee secondarie dell’impianto.

L’impianto tipo a collettore verticale prevede l’installazione di una portante sul lato della prima colonna di gabbie e con una linea secondaria parallelamente su ogni piano, dove poi saranno collegate in modo conseguente tutte le gabbie. Queste tipologie di impianti a collettore se da un lato offrono meno ingombro, più portata e meno perdite di carico, dall’altro, richiedono lo scarico e la pulizia con maggiore frequenza, conseguentemente alla maggiore stagnazione. Ideale per batterie di medie/grandi dimensioni.

Glossario

Linea portante : Tubo di diametro maggiore 16/12 mm.

Linea secondaria : Tubo di diametro minore 6/4 mm.

Pressione dell’acqua : È una forza applicata perpendicolarmente ad una superficie. Si misura in Kg/cm2, atmosfere, bar, m.c.a. (metri colonna d’acqua), Pa (Pascal) e psi (libbre per pollice). In buona sostanza, il peso esercitato dalla colonna dell’acqua sul fondo del serbatoio è la pressione.

Portante dell’acqua : Quantità d’acqua che attraversa una sezione dell’impianto in un determinato tempo. Si misura in l/h. È importante sapere che più il diametro del tubo è piccolo,  minore è la portata,  quindi la quantità d’acqua trasportata.

Dati indicativi portata acqua (impianto a caduta) : tubo da 1/4″ (6/4 mm) 1,50 lt./min.; tubo da 1/2″ (16/12 mm) 15 lt./min.

Perdita di carico : Perdita di pressione dovuta all’insieme delle forze passive (scabrosità, dislivelli, curve e derivazioni). Si misura in m/km.

Velocità : Rapporto tra lo spazio percorso ed il tempo impiegato. Si misura in m/s.

/ 5
Grazie per aver votato!