Canarini di Colore, i tipi base.

Canarino Nero – fonte web

IL CANARINO NERO
Il canarino selvatico nel tipo é Nero-bruno, poiché presenta eumelanina nera nella pars
plumacea e nella zona centrale della pars pennacea lungo la rachide e feomelanina bruna
nella zona periferica del vessillo; il becco e le zampe sono moderatamente interessati da
eumelanina nera.
Nel canarino di colore, sino a pochi anni or sono, l’attuale Tipo Nero veniva definito Nero-
bruno, successivamente la selezione e l’orientamento hanno privilegiato la massima
espressione dell’eumelanina nera con la conseguente riduzione visiva della feomelanina
bruna.
In conclusione, oggi questo soggetto denominato Nero, é il risultato della selezione ma non
di una vera mutazione. (fonte F.O.I. – Criteri di Giudizio 2017).

Canarino Bruno – fonte web

IL CANARINO BRUNO
La mutazione del canarino Bruno, come citato precedentemente, pare sia comparsa negli
allevamenti del Nord Europa gia’ alla fine del 1600.
Il Bruno è prodotto da una mutazione nota come isabellismo, recessiva e legata al sesso la
quale trasforma l’eumelanina nera in eumelanina bruna lasciando inalterata la feomelanina
bruna. La tonalità dell’eumelanina bruna è molto più scura della feomelanina, pertanto è
evidente il contrasto tra il disegno centrale ed il contorno. Questa mutazione agisce su
becco e zampe che diventano brunastre e sull’occhio che nei pulli nei primi giorni di vita è
rossastro. (fonte F.O.I. – Criteri di Giudizio 2017).

Canarino Agata – fonte web

IL CANARINO AGATA
La mutazione Agata nel canarino di colore, è stata descritta da più autori in tempi recenti,
ma non è da escludere la sua presenza in tempi remoti. Gli allevatori olandesi si
attribuiscono la paternità di questa mutazione perché sarebbe comparsa in Olanda agli inizi
del 900. La denominazione trae origine dal nome di una pietra dura, che per la sua
variegatura, ha suggerito alla fantasia dei primi osservatori un’analogia fra la pietra ed il
nuovo canarino.
L’Agata è il frutto di una mutazione recessiva e legata al sesso che agisce sulle melanine,
particolarmente sulla feomelanina bruna ma anche sull’eumelanina nera riducendole, con
conseguente interruzione del disegno. Tale effetto si esprime a diversi livelli (maggiore o
minore riduzione delle melanine). La mutazione agisce inoltre su becco, zampe e unghie,
riducendo totalmente la melanina, che diventano color carnicino. (fonte F.O.I. – Criteri di Giudizio 2017).

Canarino Isabella – fonte web

IL CANARINO ISABELLA
Il canarino Isabella, secondo quanto viene tramandato, sarebbe comparso negli allevamenti
di alcuni allevatori olandesi nella prima metà del novecento; frutto dell’incrocio fra canarini
agata e bruno che grazie al crossing-over ha consentito l’interazione delle due espressioni
fenotipiche delle mutazioni suddette.
In letteratura il tipo Isabella viene considerato tra i tipi classici, pur non essendo una singola
mutazione e permette ulteriori interessanti interazioni con mutazioni comparse
successivamente. Tale circostanza si ripercuote sulle classificazioni ufficiali dei Tipi. (fonte F.O.I. – Criteri di Giudizio 2017).

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